Suore dell'Immacolata

Nella festa liturgica della Presentazione del Signore, giovedì 2 febbraio nella  Cattedrale di San Lorenzo, a Genova, l’Arcivescovo Marco Tasca ha celebrato la S. Messa per la vita consacrata della Diocesi, un momento tradizionale che resta sempre occasione preziosa per incontrarsi e celebrare insieme tanti carismi e tante vite spese per il servizio e la preghiera. Come ogni anno, sono stati festeggiati i giubilei di ordinazione, con la consegna simbolica di un regalo a tanti consacrati che hanno raggiunto traguardi importanti nel proprio ministero. Quest’anno, un dono particolare, accolto con sorpresa e stupore, è andato alle suore della Piccola Opera Regina Apostolorum, che proprio il 2 febbraio hanno festeggiato il 75mo di fondazione. In Cattedrale erano presenti tanti religiosi e religiose dei numerosi ordini della Diocesi. A loro nell’omelia l’Arcivescovo ha presentato i primi risultati del cammino sinodale fatto lo scorso anno dai consacrati: dal loro ascolto è emersa soprattutto la necessità di coltivare e aumentare le relazioni, la collaborazione e gli incontri, continuando in un cammino di comunione. “Portare nel proprio cuore ascolto, dialogo e comunione ci rende uomini e donne di ascolto, dialogo e comunione”, ha detto l’Arcivescovo invitando a camminare seguendo i passi già intrapresi lo scorso anno. Quindi nella sua omelia Mons. Tasca ha messo in luce “la multiculturalità e la diversità delle età che compongono la vita consacrata diocesana”,

due peculiarità e due bellezze da custodire e coltivare anche nella prospettiva del secondo anno di cammino sinodale che va ad iniziare per la Chiesa genovese: ascolto e dialogo, nella ricchezza dei carismi dei fondatori delle congregazioni, sono le azioni da mettere a fattor comune per il camminare insieme. La preparazione teologica e l’accompagnamento spirituale, condividendo il ministero di animazione nelle comunità, sono gli auspici espressi dalle congregazioni religiose nel primo anno di Sinodo, verso una dimensione di corresponsabilità che sta coinvolgendo sempre più la Chiesa diocesana. Al termine della celebrazione, dopo la consegna dei regali per i Giubilei, Madre Rosangela Sala, Presidente dell’USMI, ha confermato “la ferma decisione di mettere a disposizione la povertà delle nostre persone e ad offrirla al tempio santo che è la Chiesa di Genova”, con attenzione alle famiglie, ai deboli, ai bimbi, agli anziani, ai sacerdoti, ai giovani. Inserendosi pienamente nel cammino sinodale della Chiesa genovese e della Chiesa universale, la vita consacrata diocesana ha celebrato così, nella semplicità e nella gioia, la propria festa, esprimendo entusiasmo e voglia di fare anche in questo secondo anno del Sinodo.

Da il Cittadino – Genova

Testo integrale del saluto che Suor Maria Rosangela Sala, Presidente Usmi, ha rivolto all’Arcivescovo al termine della celebrazione in Cattedrale: «Inseriti nel cammino sinodale»

    È con gioia che ringraziamo S. E. l’Arcivescovo per aver scelto di celebrare con noi la 27° giornata mondiale della Vita Consacrata e per le esortazioni, sagge e propositive che ci ha rivolto. Ne facciamo tesoro perché l’anno è lungo e sentiamo la necessità di tenere ben piena la bisaccia del nostro cammino spirituale. Accanto a noi, che siamo qui, ricordo i molti altri consacrati e consacrate che dal letto della sofferenza (penso al nostro Delegato) o dell’età sono uniti a noi spiritualmente, col pensiero, affetto, la passione e la preghiera. Come fecero Maria e Giuseppe presentando il Figlio al Tempio, unitamente ad una ben modesta offerta, siamo qui a confermare la ferma decisione di mettere a disposizione la povertà delle nostre persone e ad offrirla al tempio santo che è la Chiesa di Genova, sentiamo che le nostre persone sono poca cosa ma è tutto quello che abbiamo. L’offriamo alle famiglie, ai deboli, ai bimbi, agli anziani, ai sacerdoti, ai giovani e anche vicendevolmente tra di noi, nella certezza che l’importante è spargere semi di Vangelo e che è Dio che fa crescere. Ci sentiamo in cammino insieme con la gente. Con la Chiesa stiamo condividendo il percorso sinodale lavorando per una Chiesa aperta a tutti. Siamo riconoscenti per la direzione che ci è stata indicata, per il metodo e per averci dato tre cantieri per sperimentarci e aumentare la partecipazione per arrivare seguendo la Parola del Maestro a quella famosa casa di Betania ove ognuno con amore gratuito è accolto, ascoltato e accudito. È una sfida che ci affascina e ci intriga, per questo l’abbiamo accolta e fatta nostra, così semplicemente nella piccolezza delle nostre persone, nella bellezza della nostra povertà e dei carismi, e nella speranza che ci dà quotidianamente la Parola. Grazie a nome di tutti i presenti, Eccellenza, per accompagnarci su questa strada che dona aria nuova e vita di speranza per tutti.

Suor Sala: «Inseriti nel cammino sinodale» Carismi dei consacrati: una ricchezza per il cammino della Chiesa genovese.