Suore dell'Immacolata

Santa Teresa d’Avila

Santa Teresa d’Avila

Triduo in preparazione alla festa 

Itinerario di orazione con Santa Teresa

1° GIORNO   CERCAMI IN TE

L’esperienza di Santa Teresa di Gesù è stimolante sempre perché conduce direttamente alla ricerca del Signore. Teresa invita ad entrare nel proprio intimo, non per cercarvi se stessi, ma per trovarvi il Signore. Le sue annotazioni
intorno agli atteggiamenti della preghiera convergono spesso nello sguardo a questo Signore Benedetto. Teresa viveva di Lui. Ed era il conoscere Cristo, il sapere di lui che aiutava le sue scelte, ispirava i suoi desideri, i suoi slanci, il suo fervore. Senza atteggiarsi a maestra Teresa ci insegna che lo stare con il Signore non è un fatto separabile dalla vita, anzi è la vita: è configurarsi • all’umiltà di Cristo, • alla povertà di Cristo, • alla carità di Cristo.
Questo è il cammino dell’orazione. Camminando per questa strada si incontra lui, si diventa amici. Ed è per questo che per Teresa la vita spirituale, come vita di orazione, è essenzialmente vivere con Qualcuno, con Gesù, nella coerenza quotidiana.

                                                                    2° GIORNO   VIVI CON ME

Santa Teresa sottolinea poi quanto è essenziale la preghiera; pregare, dice, “significa frequentare con amicizia, poiché frequentiamo a tu per tu Colui che sappiamo che ci ama” (Vita 8, 5).
La preghiera è vita e si sviluppa gradualmente di pari passo con la crescita della vita cristiana: • comincia con la preghiera vocale, • passa per l’interiorizzazione attraverso la meditazione e il raccoglimento, • fino a giungere all’unione d’amore con Cristo e con la Santissima Trinità.
Ovviamente non si tratta di uno sviluppo in cui salire ai gradini più alti vuol dire lasciare il precedente tipo di preghiera, ma è piuttosto un approfondirsi graduale del rapporto con Dio che avvolge tutta la vita.
Un altro tema caro alla Santa è la centralità dell’umanità di Cristo.
Per Teresa, infatti, la vita cristiana è relazione personale con Gesù, che culmina nell’unione con Lui
• per grazia,
• per amore e
• per imitazione.
Da ciò l’importanza che ella attribuisce alla meditazione della Passione e all’Eucaristia, come presenza di Cristo,
nella Chiesa, per la vita di ogni credente e come cuore della liturgia.

 

                                        3° GIORNO   IN COMUNIONE CON LO SPIRITO SANTO

                                              LA COMUNIONE CON LO SPIRITO SANTO 

                                                     È IL SOSTEGNO DELL’ORAZIONE


“La porta per cui mi vennero tante grazie fu soltanto l’orazione. Se Dio vuole entrare in un’anima per prendervi le sue delizie e ricolmarla di beni, non ha altra via che questa, perché Egli la vuole sola, pura e desiderosa di riceverlo. Certo bisogna imparare a pregare. E a pregare si impara pregando, come si impara a camminare camminando.
Nel cominciare il cammino dell’orazione si deve prendere una risoluzione ferma e decisa di non fermarsi mai, né mai
abbandonarla. Avvenga quel che vuole avvenire, succeda quel che vuole succedere, si fatichi quanto bisogna faticare, ma piuttosto di morire a mezza strada, scoraggiati per i molti ostacoli che si presentano, si tenda sempre alla meta.
Pensate di trovarvi innanzi a Gesù Cristo, conversate con Lui e cercate di innamorarvi di Lui, tenendolo sempre presente.” (Santa Teresa d’Avila)

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO 

DI SANTA TERESA D’AVILA


O Spirito Santo, sei Tu che unisci la mia anima a Dio:
muovila con ardenti desideri e accendila con il fuoco 
del Tuo Amore. 
Quanto sei buono con me o Spirito Santo di Dio: sii per
sempre lodato e benedetto per il grande amore che 
qualcuno che non ti ami? Per tanto tempo non ti ho 
amato! Perdonami, Signore. O Spirito Santo, concedi 
all’anima mia di essere tutta di Dio e di servirlo senza 
alcun interesse personale, ma solo perché è Padre mio 
e mi ama. Mio Dio e mio Tutto, c’è forse qualche altra 
cosa che io possa desiderare? Tu solo mi basti. Amen

Fu la prima donna a divenire Dottore della Chiesa, titolo che fu il riconoscimento del “prezioso insegnamento che Dio ci ha trasmesso attraverso i suoi scritti e la testimonianza della sua vita”. 

Testimone coraggiosa, capace di abbattere muri

A distanza di cinque secoli, la Santa nacque nel 1515 e morì nel 1582, “la fiamma che Gesù ha acceso in Teresa continua a brillare in questo mondo sempre bisognoso di testimoni coraggiosi, capaci di abbattere qualsiasi muro, sia esso fisico, esistenziale o culturale”, scrive il Papa, che cita anche l’intelligenza e la tenacia di questa donna, a cui si univano “una sensibilità per la bellezza e una maternità spirituale verso tutti coloro che si avvicinavano al suo lavoro”, e che fu esempio del “ruolo straordinario che le donne hanno svolto nel corso della storia nella Chiesa e nella società”.

Un messaggio per coloro che cercano la purificazione

La Santa d’Ávila parla ancora oggi grazie ai suoi scritti, il suo messaggio e il suo esempio sono per tutti,  “per chi sente la chiamata alla vita religiosa”, ma anche “per tutti coloro che desiderano progredire sulla via della purificazione da ogni mondanità, che porta all’unione con Dio, alle alte dimore del castello interiore”. “Averla come amica, compagna e guida nel nostro pellegrinaggio terreno conferisce sicurezza e tranquillità”. 
Il Papa, ricordando la grande devozione di Teresa per San Giuseppe, incoraggia a continuare ad approfondirne il messaggio e l’insegnamento.

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