Suore dell'Immacolata

Istituto Immacolatine Piazza Paolo da Novi – Genova

Piazza Paolo da Novi, 11
16129 Genova
Tel. 010 591127

Don Agostino Roscelli Fondatore – La prima casa in Via Volturno

“… Nel 1858 là, nella solitaria grotta di Massabielle, a Lourdes, la Vergine Santa era apparsa a Bernardette Soubirous dicendole: “Io sono l’Immacolata Concezione”. Ebbene: quel messaggio non si doveva lasciar cadere invano!… L’Immacolata, sì, proprio la Vergine Immacolata avrebbe appianato la strada a don Agostino Roscelli ed infranto ogni difficoltà. In Lei bisognava confidare!… A Lei affidare l’ardito progetto!… La grande, onnipotente Signora, non lo avrebbe certo deluso!”

Negli anni che hanno preceduto questo meraviglioso ed impareggiabile avvenimento di Lourdes, nel 1854, Don Agostino Roscelli è assegnato alla centrale chiesa della Consolazione sulla via omonima, ove la sua cattedra quotidiana diviene il confessionale e il suo unico confidente Gesù Eucaristia. Lì, nella disponibilità piena e nell’umiltà silenziosa, egli va maturando e scavando in profondità quella grandezza spirituale che sarà sempre il suo contrassegno sacerdotale.
Tra le anime di cui Don Roscelli si era assunta la direzione spirituale, si era formato un piccolo gruppo di signorine della Parrocchia: erano persone di ottimi sentimenti, assidue alla chiesa e spiritualmente mature, che condividevano di cuore le preoccupazioni del loro confessore per la condizione sempre più rischiosa e precaria delle giovani operaie ed apprendiste, indifesi strumenti di illecite speculazioni e di deplorevole sfruttamento, in una Genova economicamente all’avanguardia ma coinvolta in quella grave crisi, politica e morale, che l’imporsi repentino del processo industriale aveva portato con sé, laddove le strutture sociali non erano ancora adeguate a subirne le violenti scosse..
Animate dal desiderio di prodigarsi in qualche opera di bene anche a costo di sacrifici e di rinunce personali, esse avevano offerto a lui la loro generosa collaborazione, dichiarandosi disposte ad insegnare, senza alcun compenso, il cucito ed il ricamo, in cui erano molto esperte, alle adolescenti bisognose di apprendere un mestiere onesto e redditizio, con il quale risolvere il difficile problema della loro vita.
La stupenda proposta, indubbiamente inattesa, fu per Don Roscelli, come il dischiudersi improvviso di una porta su di una strada che egli si era sempre accontentato soltanto di sognare: una strada che, ne era certo, doveva essere percorsa, ma che, pensava, solo altri avrebbero potuto percorrere, non certo lui, il povero Prete privo di mezzi e di sussidi, capace solo di lavorare all’ombra di qualcuno…
Eppure, ora, la porta si apriva proprio per lui… la strada gli stava davanti diritta e luminosa… Era certamente Dio, tramite quelle generose signorine, ad indicargliela: era la sua strada.
Era il tradursi in realtà di un timido sogno sbocciato da tempo nell’animo di Don Agostino, sensibile, delicato, buono ed aperto ad ogni influsso della Grazia: un sogno accarezzato prima come irragiungibile miraggio e che ora stava assumendo la consistenza di un progetto, sia pure ancora vagamente abbozzato.
Tutto era avvenuto nel silenzio, così come sempre e solo nel silenzio matura ogni opera che porti il sigillo inconfondibile di Dio. Ma, su quali mezzi poteva egli contare?… Dal punto di vista degli uomini, su nessuno. Dal punto di vista dei Santi, su quelli essenziali: l’incondizionata fiducia in Dio, la costante ed intensa preghiera, l’amore disinteressato per le anime da salvare ad ogni costo e la buona volontà di un piccolo drappello di coraggiose collaboratrici.
C’era quanto potesse bastare ad un uomo tutto di Dio per realizzare concretamente il suo sogno: viene aperta la prima “Scuola-laboratorio al N. 5 di Via Colombo… Era il 1864: un anno che, nella vita di Don Agostino Roscelli, costituisce un punto basilare ed un momento decisivo dal quale deriver, in seguito, tutto il valore della sua esistenza e tutto il significato della sua missione.
In breve, quell’improvvisata e rudimentale Scuola professionale si trasformò in un laborioso nido di pace, di ordine e di serenità.
Lo zelo delle Maestre, la loro fresca e spontanea dedizione unita alla competenza tecnica e la meravigliosa unità di intenti che armonizzava la loro convivenza, contribuivano efficacemente alla buona riuscita di quell’audace quanto lodevole tentativo. Le richieste di iscrizione, nel giro di qualche anno, avevano di gran lunga superato il numero di posti disponibili in quei due piani di via Colombo, tanto che Don Roscelli si indusse ad aprire una seconda scuola al N. 71  di Borgo Lanaioli, tra l’attuale Piazza Dante e Via Ceccardi.
Fu così che, da quel momento, l’idea di trasformare le due scuole professionali in una vera e propria Istituzione Religiosa, secondo l’accorato desiderio manifestatogli dalle sue Figlie spirituali, non lo abbandonò più…

“…L’opera delle case laboratorio cresceva e si fortificava  e la benedizione di Dio rendeva fecondo il lavoro delle maestre, che cominciarono a coltivare in cuor loro un grande pensiero: perchè non potremmo anche noi diventare religiose, vivere sotto una regola ben definita, rivestire un abito sacro e, unite a Dio con i tre voti della vita religiosa, dedicarci interamente a questa sublime missione di assistenza delle fanciulle del popolo?…
“… Don Agostino Roscelli avendo modo di incontrare Mons. Salvatore Magnasco, l’indimenticabile Arcivescovo di Genova, aperse a lui tutto il suo animo esponendogli ciò che stava a cuore alle sue “penitenti” e a lui stesso ed Egli rispose: “questo vuole il Signore; per assicurare la stabilità dell’opera è necessario unire direttrici e maestre coi vincoli religiosi; quando poi seppe da don Roscelli che era suo pensiero istituire questa comunità nei pressi di Borgo Pila, dove esisteva un terreno, che era sua intenzione acquistare, l’Arcivescovo rispose: “carissimo don Roscelli, in tale località questa opera non è solo utile, ma necessaria…”. Nel 1875 Don Roscelli si rivolge candidamente al Sammo Pontefice Pio IX esponendogli, in tutta semplicità, i propri intenti e le proprie difficoltà. Il Santo Padre, con la benedizione apostolica “Deus benedicat te et omnia opera tua bona”, gli invia la simbolica somma di Lire cento..
L’ammirevole Sacerdote non ha bisogno di altro per intuire che è terminato il tempo dell’attesa e che è giunto quello dell’azione… E’ questo il destino delle cose grandi. Generalmente, esse, più che esplodere, si costruiscono lentamente, pazientemente, con la fede e con l’inesausta fiaccola della speranza. finchè arriva l’ora di Dio.
Nel giro di poco più di un anno è ultimata la sospirata casa al N. 5 di Via Volturno, pronta ad accogliere, il 15 ottobre 1876, le prime otto Maestre, sei delle quali il giorno 22 dello stesso mese ricevono l’abito religioso per msno del loro Fondatore, assumendo il nome di SUORE DELL’IMMACOLATA.

Nel 1889, ordina allo scultore Angelo Canepa, la statua della Madonna Immacolata per la Cappella della casa.
Le Costituzioni, da lui meditate ed elaborate scrupolosamente, ottengono l’approvazione “ad experimentum da S. E. Mons. Salvatore Magnasco” nel 1891.

Nuova Scuola in Piazza Paolo da Novi

Le Suore trascorrono anni di intenso lavoro, di preghiera, soddisfazione e grande apprensione per la mancanza di spazi tanto necessari per la crescita dell’attività scolastica e del numero delle Suore Insegnanti.

…”Nel 1934 la Società “Ortolani di S. Zita” ha messo in vendita il terreno da noi tanto desiderato perché tanto necessario per la nostra Scuola. Si fanno preghiere speciali al caro San Giuseppe affinché ce lo ottenga da Dio, dal momento che i contrasti, provenienti dall’esterno sono tanti e… forti…
21 novembre 1935: grande gioia e festa. Finalmente, dopo tante discussioni e tante difficoltà, per grazia di Dio superate, viene firmato il compromesso per l’acquisto del tanto sospirato terreno. Si fa subito aprire una breccia nel muro divisorio, essendoci stato concesso l’uso del terreno e del locale della Società, anche prima di concludere l’atto di acquisto e, dal foro praticato, si fa passare la statua di San Giuseppe affinchè sia Lui a prenderne il primo possesso, Lui che tanto ci ha protetto così visibilmente e al quale dobbiamo tanto amore e riconoscenza.

Nel mese di luglio 1936, finalmente la Prefettura ci consegna il “Nulla Osta” del Governo per l’acquisto del terreno di Piazza Paolo da Novi! Sono così terminate le ansie ed i contrasti con la Società “Ortolani di S. Zita”.

Nel mese di giugno del 1938 ha luogo l’atto di acquisto del terreno. 
In agosto iniziano i lavori: ampliamento della Cappella – Spogliatoio – Refettorio – Aule ecc. Il 21 ottobre il Rev.do Padre Tessore benedice la nuova Cappella e primi contatti col Comm. Loiola del Ministero dell’Educazione Nazionale per la prossima Parificazione delle due Scuole: Scuola Magistrale e Scuola di Metodo. Il 29 aprile 1939, il Comm. Lojola firma la Convenzione e le due Scuole sono Pareggiate…
1942 – Il nuovo anno scolastico era molto promettente per la frequenza delle alunne ma, nel mese di ottobre, incominciano i bombardamenti e nella notte del 7-8 novembre fu sinistrata gravemente la casa per cui le Suore dovettero sfollare a Torriglia. L’Asilo è stato completamente distrutto con tutto l’arredamento scolastico, causa una bomba incendiaria e, l’altro edificio è rovinato per gli spostamenti d’aria provocate dalle bombe cadute vicino.
1943 – Per non perdere le alunne e la tanto necessaria Parifica, le Suore Insegnanti si stabiliscono alla Casa Madre e fanno scuola negli ambienti lasciati vuoti dal Noviziato. Continua la scuola in via Parini fino all’ottobre del 1945 quando, terminate le riparazioni più urgenti, la scuola viene ripresa in Via Volturno; tornano in questa casa anche le Suore che erano andate a Torriglia.

Nell’anno 1945-46 la scuola è molto frequentata, specialmente le classi elementari perchè molte scuole sono state sinistrate. Lo spazio, però, è assai poco e le Suore devono sopportare disagi non indifferenti per la scarsità dei locali: mancano completamente le aule della Scuola Materna.
Nell’ottobre del 1948 sono stati iniziati i lavori per la costruzione del nuovo edificio scolastico… Nel novembre del 1949 ha luogo l’inaugurazione di tale edificio, con la conseguente soddisfazione che le varie Scuole, dalla Scuola Materna al Liceo Scientifico hanno, nei nuovi locali, una sede veramente confortevole, perchè tutto è stato disposto con criteri moderni e secondo le esigenze del Ministero dell’Educazione Nazionale.
Ne 1952-53 viene ottenuta la Parifica della classe 2° e 3° Liceo Scientifico.

Nella Casa di Via Volturno-Piazza Paolo da Novi, oltre il lavoro interno con i vari tipi di scuola e alunne interne (Liceo) compiono un apostolato prezioso con l’insegnamento del Catechismo nelle due Parrocchie: S. Zita e Consolazione. Alla domenica nella Cappella dell’Istituto vi è una S. Messa alle ore 11 per comodità delle alunne e delle famiglie della zona. La riunione delle domestiche nei giorni festivi è sempre numerosa. 

Il 13 dicembre 1979, nella nuova Aula Magna (completamente ristrutturata) ha luogo la cerimonia del conferimento della “MEDAGLIA D’ORO” alle Suore dell’Immacolata, per i benemeriti della Scuola della cultura e dell’Arte, decretato dal Presidente della Repubblica all’Istituto nel suo centenario di fondazione. La cerimonia è tata onorata dalla presenza dell’Eminente Card. Giuseppe Siri, dal provveditore agli Studi Prof. Landi e dalla Rev.da Madre Generale M. M. degli Angeli Tornaghi.

Nell’anno 1988 la Scuola Elementare, Scuola Media e Liceo Scientifico vengono completate con la presenza dei maschi, già presenti fin dalle origini nella Scuola Materna.

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